Questo modello iconico, creato dalla seconda generazione Richard-Pontvert, è apparso subito dopo la guerra, nel 1945. In un periodo di grandi restrizioni, il disciplinare del prodotto richiedeva che fosse semplicissimo: 2 occhielli e una stringa più piccola ma solida, un cuoio spesso con rilievo di protezione, una cucitura robusta, un plantare spesso e confortevole e infine una suola in gomma naturale. Questo modello deve il suo nome alla nascita di Michel Richard – attuale Presidente dell’azienda – poiché all’epoca andava di moda americanizzare i nomi comuni. Michel, Michael… nasce così una leggenda.



Da uomo o da donna, il modello è montato con la tecnica di lavorazione norvegese, di cui Paraboot è il leader mondiale. La tomaia è cucita alla suola con un guardolo e le due cuciture sono visibili. La cucitura a mano garantisce comfort, solidità e un’impermeabilità totale.

Con fiori ricamati, in tela di jeans, in rafia o più recentemente in cavallino, l’iconica Michael continua ad essere proposta in materiali e colori inediti. Diversi marchi prestigiosi hanno peraltro auspicato una collaborazione con Paraboot per immaginare la “loro” Michael: Hermès, Yodji Yamamoto, Ermenegildo Zegna, Christophe Lemaire, Etudes… Ma anche numerosi grandi magazzini in tutto il mondo come United Arrows o Beams. Lo scorso autunno, la Michael è stata rivisitata dal concept store milanese 10 Corso Como in occasione del suo 30° anniversario.

Nella collezione Paraboot, il modello appare tra le novità maschili e femminili della collezione Estate 2022 in pelle di vitello scamosciata e sfoderata. La lavorazione norvegese su suola in gomma conferisce a questi modelli uno spirito casual e leggero.